Sci Alpinismo Val Taleggio
Tempo di percorrenza: in salita 2h 30′ – 3h; in discesa 2h
Dislivello: 700 m – Difficoltà: buon sciescursionista (rosso)
Pericoli: prestare attenzione nel tratto da fare a piedi e nell’attraversare il versante nord del Monte Sodadura
Attrezzatura: sci laminati e pelli di foca
Periodo consigliato: febbraio – metà marzo – Cartine: CAI “Orobie”; Kompass n. 105
Percorso assai vario ed impegnativo solo nella parte di ripida salita dopo il Rifugio Gherardi. Per il resto lo si può classificare di media difficoltà. Esso si snoda, dapprima, in praterie per poi passare gradualmente in ambiente aperto e molto panoramico. L’arrivo al Rifugio Cazzaniga, sempre aperto, permetterà una piacevole sosta ed un ristoro. Poco prima di arrivare in Pizzino, prendere il bivio a destra seguendo le indicazioni “Rifugio Gherardi”. Normalmente la strada è tenuta sgombra da neve ancora per circa 1 km, poi le contrade abitate cessano e si parcheggia (1067 m). Neve permettendo, si possono già calzare gli sci e quindi percorrere la strada sterrata che sale verso la frazione Quindicina fino alle baite di Spiazzo. Con direzione O-NO iniziare a salire sui pratoni sfruttando le naturali terrazze per alleviare la decisa pendenza e in circa 40 minuti si perviene alla ristrutturata Baita di Foppa Lunga posta alla testa di una dolce conca (bella veduta sulla dentellata cresta del Resegone). Piegando ora leggermente a destra (N) e seguendo degli omini di pietra con palo verniciato bianco-rosso, in circa mezz’ora si arriva al Rifugio Gherardi (proprietà CAI Zogno, 1650 m, chiuso in inverno; per informazioni, tel. 0345.47302). Superatolo, in breve si giunge al ristrutturato Rifugio Cesare Battisti (privato) e lasciatolo alla propria sinistra si affronta la parte più ripida dell’intero itinerario.
Dopo aver raggiunto i primi pini mughi, si tolgono gli sci e, camminando con attenzione nei pressi del bordo frana, in circa 20 minuti si arriva ad una cimetta (1920 m) che sovrasta la Bocchetta di Regadur e il simpatico Rif. Regina (privato). Il panorama sulle Alpi Retiche è eccellente: si possono ammirare il gruppo del Cengalo, il Badile, il Disgrazia ed in fondo il Bernina. Oltre al panorama offerto dalle Orobie, naturalmente, che quando sono innevate nella hanno da invidiare alle più blasonate Retiche. Con un breve tratto di diagonale verso sinistra in piano si giunge all’ampio pianoro che porta in direzione O-NO al Passo di Sodadura (1867 m) dal quale, mantenendo sempre la medesima direzione si attraversa tenendosi bassi il versante nord del Monte Sodadura. In circa 20 minuti si giunge al Rifugio Cazzaniga (1889 m), posto sopra i Piani di Artavaggio, luogo molto panoramico ed attrezzato per lo sci alpino (possibilità di ristoro; tel. 0341.997837). La discesa avviene lungo lo stesso percorso, prestando attenzione al tratto da fare a piedi sopra il Rif. Battisti. In alternativa vi è la possibilità di rientrare ai Piani dell’Alben tagliando a mezza costa (1700 m ca.) il Monte Sodadura, ma per la pendenza e per le frane lo si sconsiglia quasi sempre.
Sci Alpinismo
(1) Cambrembo (Valleve) – Baita Forno – Monte Arete
(2) Carona – Rifugio Calvi – Monte Cabianca
(3) Carona – Lago Marcio – Laghi Gemelli – Pizzo Farno
(4) Pizzino Val Taleggio – Piani dell’Alben – Piani di Artavaggio
(5) Valtorta – Passo del Cedrino – Piani di Bobbio
(6) Rifugio Ca’ S. Marco – Passo S. Marco – Colletto d’Orta
(7) Piani Avaro – Baita Foppa – Rifugio Ca’ S. Marco
(8) Rifugio Madonna delle Nevi – Cima dei Siltri (San Simone)
(9) Foppolo al Passo di Dordona – Variante: alla Casera di Valbona